TRA RUSSIA E UCRAINA NON C'È PACE

TRA RUSSIA E UCRAINA NON C'È PACE

A cura di Luigi Olita 

La situazione che si è delineata in questi giorni tra Mosca e Kiev, quest'ultima spalleggiata dalla NATO e da Washington, si è aggravata sempre di più. Le ultime parole del segretario di stato americano Anthony Blinken hanno fatto trapelare che la situazione deve essere risolta in modo diplomatico, ma allo stesso tempo i prossimi giorni che si profileranno saranno molto duri per il popolo ucraino. Già con gli incontri di Ginevra, avvenuti nelle settimane precedenti, non si è raggiunto nessun accordo tra Mosca e Washington ed il protagonista delle trattative da parte russa, il vice ministro degli affari esteri Sergej Ryabkov, ha fatto trapelare insoddisfazione per le mancate garanzie di sicurezza da parte di Washington. Ad aggravare la situazione ha contribuito anche il segretario della NATO Jens Stoltenberg, il quale ha affermato che l'Ucraina e la Georgia potrebbero entrare all'interno dell'Alleanza Atlantica in qualsiasi momento, anche se non è stata stabilito quando. Ovviamente dalle parti del ministero degli esteri russo numerose voci autorevoli hanno affermato che la pazienza con l'Alleanza Atlantica è finita e l'ipotesi di porre armi nucleari in luoghi strategici non verrà scartata. 

Il questo contesto molto difficile da decifrare, è fondamentale tenere presente la posizione di Washington che non è intenzionata ad arrivare ad uno scontro diretto con Mosca, ma allo stesso tempo la Casa Bianca ha delegato all'intelligence americana di portare avanti i piani militari con lo stato maggiore ucraino. Infatti, come trapelato da testate internazionali, la CIA sta portando avanti un piano di addestramento delle forze armate ucraine e dei gruppi paramilitari alleati di Kiev. Nella difficile partita a scacchi Ucraina, è molto importante il ruolo di Londra, membro fondamentale della NATO e soprattutto longa manus insieme a Washington per quanto riguarda il rifornimento di armi al governo di Kiev. Dunque, una serie di attività che a Mosca stanno facendo storcere il naso, e soprattutto, contribuendo ad aggravare la situazione. Nonostante ciò, il numero due del Cremlino Ryabkov ha comunque ripetuto che l'invasione da parte di Mosca dell'Ucraina, ventilata in questi giorni dall'intelligence americana, non ci sarà, ma in ogni caso Mosca pretenderà garanzie riguardo la non adesione dell'Ucraina alla NATO. La situazione è sul filo del rasoio, con numerosi attori impegnati nella contesa ed una Gran Bretagna sempre più al centro degli spazi aerei internazionali per quanto riguarda il rifornimento di armi e tecnologie militari a Kiev. In una diatriba del genere non è mancato nemmeno l'appello del presidente Erdogan che ha chiesto che la contesa tra Putin e Zelensky venga risolta proprio ad Ankara. La tensione non è mai stata così alta dal 2014, infatti dopo gli incontri di Ginevra, nelle prossime ore si incontreranno il segretario di stato Blinken e Sergej Lavrov nuovamente a Ginevra. La palla, per ora, è ancora in mano alla diplomazia.