PUTIN HA SCELTO LA GUERRA - INVADE L’UCRAINA

PUTIN HA SCELTO LA GUERRA - INVADE L’UCRAINA

di Flavia Adamo

Dopo due anni che hanno visto l’intero mondo interessato da una pandemia che ancora non ha fine, il risveglio di questa mattina è lo scenario più drammatico che si potesse immaginare. Un’ora prima dell’alba di questo giovedì 24 febbraio, Vladimir Putin ha dichiarato guerra all’Ucraina. 

Un avvertimento è stato poi rivolto anche al resto del mondo: «Ho qualche parola per chi fosse tentato di interferire con quanto sta succedendo: chiunque cerchi di ostacolarci, o peggio di minacciare il nostro Paese e la nostra gente, sappia che la risposta russa sarà immediata e porterà a conseguenze che non avete mai visto nella storia. Siamo pronti per ogni sviluppo, tutte le decisioni necessarie sono state prese. Spero di essere ascoltato». Queste le parole del Presidente della Federazione Russa quasi in contemporanea con il primo allarme proveniente da Kiev, dove sono state sentite cinque grosse esplosioni. 

Poi Odessa, Kharkiv, Mariupol a Sud del Donbass e in altre città del Paese che la Mosca di Putin non ha mai accettato di vedere libero. 

Da Washington, il presidente Joe Biden ha condannato questo «attacco non provocato e non giustificato», per il quale gli Stati Uniti e i loro alleati «chiederanno conto alla Russia». 

Il Governo Italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina, mostrando la sua vicinanza al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento così drammatico. 

“Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”. Così il Presidente del Consiglio Draghi risponde all’ipocrisia del Presidente Russo che è arrivato a negare che quanto sta accadendo sia una guerra ma “solo” un’operazione necessaria per demilitarizzare l’Ucraina e invitare i militari ucraini a deporre le armi e «andare a casa», perché la Russia non intende occupare il Paese.

Il discorso con cui Putin ha annunciato in tv l’intervento militare in Ucraina non è altro che la conseguenza al lungo atto di accusa all’Occidente pronunciato nei giorni scorsi, e a tutte le altre dichiarazioni premonitrici di queste settimane. Nulla è servito l’incontro dei vari leader al Cremlino, che si sono sentiti dire, invariabilmente, che Europa e Stati Uniti hanno ignorato le preoccupazioni di Mosca riguardo a un possibile ingresso dell’Ucraina nella Nato, e la richiesta di assumere un impegno vincolante per assicurare la sicurezza dei confini russi.

Il pretesto, questo, per scatenare un’invasione che non si è fermata né al Donbass né al Sud dell’Ucraina. Ma che è arrivata a Kiev.

Ancora una volta “L'umanità deve mettere fine alla guerra, o la guerra metterà fine all'umanità” J.F.Kennedy