L'ENIGMA DEI LABORATORI

L'ENIGMA DEI LABORATORI

A cura di Luigi Olita

Non è un mistero che l'Occidente intero pensi, anche giustamente, che il Covid-19 sia uscito fuori dal laboratorio di Wuhan. Questa tesi, ormai sdoganata con l'amministrazione Biden ma sbandierata inizialmente da Donald Trump allo scoppio della pandemia, ormai è realtà. Infatti dopo aver quasi accantonato l'ipotesi del virus naturale, ormai questa viene superata da quella di un virus artificiale, La Cina sta cercando di difendersi lanciando accuse precise contro l'OMS e gli USA. Pechino, infatti, dopo aver concesso agli ispettori dell'OMS di visitare il suo territorio nazionale, ha puntato i piedi chiedendo alla massima organizzazione di iniziare ad indagare anche altrove. La richiesta del Dragone è chiara, riferendosi inizialmente agli USA ed ai numerosi laboratori militari sparsi nell'Europa dell'est, ma puntando il dito, soprattutto, verso Fort Detrick.

Quest'ultimo, situato nel Maryland, si occupa di questioni di biosicurezza, sviluppo biomedico e ricerca a scopo difensivo di agenti patogeni, coinvolgendo anche ebola e vaiolo. Le richieste da parte di Pechino di indagare riguardo le attività del laboratorio americano collegato al Pentagono si stanno susseguendo in queste settimane in modo estremamente ferreo. Infatti dal ministero degli esteri cinese le accuse riguardo il comportamento americano di non trasparenza riguardo le attività sulla ricerca biologica militare stanno mettendo sotto pressione la Casa Bianca. Il presidente Biden, in questo clima di accuse da parte di Pechino, ha affermato di aver ottenuto rapporti dell'intelligence americana riguardo le attività svolte all'interno del Wuhan Institute of virology. Una vittoria da parte di Joe Biden, il quale sta continuando il braccio di ferro con Pechino iniziato dal suo predecessore, e che mira in questo caso a fornire indicazioni alla comunità internazionale grazie alla serie di informazioni ricevute dall'intelligence.

L'accerchiamento da parte del governo cinese del fortino di biosicurezza di Fort Detrick è incentrato anche su incidenti accaduti in passato al suo interno. Con ciò Pechino si porrebbe in una posizione difensiva nel preservare il laboratorio di Wuhan. Con i lupi guerrieri cinesi sul piede di guerra e la Casa Bianca sempre più pressata dalle richieste di Pechino, la situazione tenderebbe a peggiorare, in questo caso però, a scapito di Pechino, proprio per gli ultimi dossier della Casa Bianca. Non bisogna in ogni caso dimenticare le accuse mosse dalla Cina riguardo la nascita e diffusione del virus, lanciate lo scorso anno proprio verso Washington. Nell'autunno del 2019, infatti, al ritorno dai giochi militari in Cina, molti atleti accusarono sintomi riconducibili proprio al Covid-19. In quell'occasione una delegazione americana era presente ai Giochi e ciò fece scattare Pechino puntando il dito verso l'intelligence americana nell'avere portato il patogeno in territorio cinese. 

Le accuse sono aumentate, secondo indagini cinesi, proprio per le ultime attività condotte nel 2019 all'interno del laboratorio americano, riguardanti proprio ricerche nel trattare nuovi virus. Ovviamente queste accuse non esentano i cinesi da responsabilità, proprio per la poca trasparenza dimostrata dal governo di Pechino all'inizio della pandemia. Nonostante lo scambio di accuse continuo tra le due potenze, Joe Biden al momento pare avere il coltello dalla parte del manico, intenzionato a procedere per stanare il misfatto, anche grazie ad un OMS ormai non tanto più solidale nei confronti di Pechino.