FACCIA A FACCIA AL G20 DI BALI

FACCIA A FACCIA AL G20 DI BALI

A cura di Luigi Olita 

Il G20 di Bali, in Indonesia, è un'ottima occasione per fare incontrare i leader delle grandi potenze mondiali soprattutto in un periodo come l'attuale, caratterizzato dalla guerra in Ucraina. È notizia di queste ultime ore, però, che i primi incontri tra Mosca e Washington sono iniziati con il piede sbagliato, anzi, non sono avvenuti. Infatti, il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, ha rifiutato di incontrare il suo omologo russo, Sergej Lavrov. Quest'ultimo ha affermato che non rincorrerà gli USA, facendo trapelare disinteresse per quanto riguarda il faccia a faccia. Interessante però, è il faccia a faccia tra Blinken ed il ministro degli esteri cinese e consigliere di stato, Wang Yi. Lo scopo degli USA, da un po' di tempo a questa parte, come suggerito e fatto in passato con la diplomazia del ping pong da Henry Kissinger, è quello di allontanare il più possibile Mosca e Pechino, che comunque al momento dopo alcune azioni di spionaggio del Dragone contro Mosca hanno sollevato dubbi sulle loro relazioni.

L'obiettivo di Blinken nel bilaterale con Wang Yi sarà quello di discutere della guerra in Ucraina e del ruolo di Pechino con Mosca riguardo il conflitto. Pechino infatti, non solo ha da subito condannato il conflitto, ma non è intervenuta militarmente e con supporto a fianco di Mosca proprio per preservare il suo rapporto commerciale e diplomatico con l'Ucraina, partner fondamentale all'interno della via della Seta. Importante per Washington sarà assicurarsi la non fornitura di armi a Mosca ed il non aggiramento delle sanzioni occidentali. La posizione di Pechino al momento è ambigua sotto alcuni aspetti, considerando le ultime dichiarazioni del ministro della difesa cinese, il quale ha affermato che la Russia è un partner importante, non un alleato ed anche le ultime azioni di spionaggio militare ed industriale condotte da Pechino stanno sollevando, come detto prima, dubbi sulle reali intenzioni amichevoli di Pechino verso Mosca. Per ora, comunque, la politica di Pechino, procede senza inimicizie, ma allo stesso tempo alternando l'acquisto del GNL da Washington, con due contratti di forniture stipulati nelle ultime settimane e con i rapporti con Mosca stabili, mantenendo alto il comune obiettivo di combattere l'influenza di Washington e puntando gli occhi dritti su Taiwan.