CASO GIACOMELLI. IN GIOCO LA CREDIBILITA’ DEL SISTEMA

CASO GIACOMELLI.  IN GIOCO LA CREDIBILITA’ DEL SISTEMA

L’ex Arbitro di serie A Piero Giacomelli, assistito dall' Avv. Chiacchio, ha visto il mese scorso accogliere soltanto in parte il proprio ricorso dal Collegio di Garanzia dello Sport. Parliamo del caso eclatante dei rimborsi “gonfiati”, richiesti da alcuni arbitri di serie A. La pronuncia del Collegio di Garanzia è stata quella di un "rinvio" alla Commissione di Appello dell’AIA “per meglio motivare e valutare il dolo”. Una pronuncia che lascia ancora il cerino in capo all' AIA, la cui giustizia domestica dovrà rideterminare sia il "dolo" dell'ex arbitro, sia la nuova sanzione da comminare all'ex fischietto di serie A.

L'AIA infatti era stata intransigente sul comportamento del proprio associato, da punire poiché la correttezza, l’onestà e la lealtà sono principi indiscutibili all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri. Ricordiamo che Giacomelli aveva rimediato una sospensione da parte dell’AIA di 13 mesi per i rimborsi richiesti, e non dovuti, per una percorrenza chilometrica mai effettuata. La Procura Arbitrale dell'AIA continuerà ad avere sul caso una posizione fermissima, ed insisterà per la declaratoria di colpevolezza di Giacomelli. Vedremo se la Commissione di Appello, presieduta dall'Avv. Fonisto, confermerà le proprie decisioni o ridimensionerà la sanzione a carico dell'ex fischietto triestino. E' in gioco la credibilità del sistema. Certamente sullo sfondo della vicenda si animano importanti principi di onestà e trasparenza che vanno oltre il singolo caso. Quel che è certo, è che l'AIA del nuovo corso del Presidente Trentalange dovrà continuare il lavoro, già intrapreso, per tenere unita la base e proseguire nel recupero dei valori della classe arbitrale , spesso ingiustamente criticata.